Errori di pronuncia in inglese: ne commetti anche tu?

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Da cosa si riconoscono gli italiani all’estero?

Forse dai tratti somatici, dallo stile nel vestire, dal tono di voce alto? Sicuramente queste appena menzionate sono alcune caratteristiche che ci rendono identificabili all’estero, ma non dimentichiamo la pronuncia! Oltre al fatto di marcare molto le sillabe, noi italiani abbiamo infatti il difetto di pronunciare ogni lettera di una parola come si fa con la lingua italiana.  

In realtà, quando si parla inglese, bisogna tenere presenti le molte eccezioni nella pronuncia e mai dare per scontate le regole che si imparano. In alcuni casi, molte lettere presenti nello spelling non vengono pronunciate, in altri lo stesso suffisso può presentare modi diversi di pronunciarlo.

Di seguito ti presentiamo alcuni tra gli errori di pronuncia più comuni. Leggi questo articolo e tienine conto quando parli inglese, e ti confonderai senza problemi tra i nativi anglofoni.

Il suffisso –ed dei verbi regolari

I verbi regolari in inglese si formano con l’aggiunta del suffisso “–ed” alla forma base del verbo. Anche se va scritto sempre così, non va pronunciato sempre allo stesso modo. A seconda della sillaba che lo precede, infatti, può essere pronunciato in tre modi diversi e cioè /id/, /d/, o /t/.  

/ID/

Questa pronuncia si ha quando “–ed” è preceduto da una “d” o una “t” .

Esempi

need (aver bisogno)   needed
end (finire)                ended
start (cominciare)      started
want (volere)             wanted

/T/

Verbi regolari che finiscono con un suono consonantico sordo. Alcuni suoni consonantici sordi sono: /f/ /k/ /p/ /s/ /t/ /sh/ and /ch/.

Esempi

/f/ laugh (ridere)        laughed
/p/ stop (fermare)      stopped
/sh/ wash (lavare)       washed
/k/ like (piacere)         liked
/s/ miss (mancare)     missed
/ch/ watch (guardare) → watched

/D/

Verbi regolari che finiscono con un suono consonantico sonoro. Alcuni suoni consonantici sonori sono: /b/ /g/ /v/ /z/ /m/ /n/ /l/ /th/ /r/.

Esempi

/b/ grab (afferrare)      → grabbed
/g/ beg (implorare)      → begged
/n/ listen (ascoltare) listened
/l/ kill (uccidere) killed

Le lettere silenti

In inglese talvolta possiamo incontrare delle consonanti che appaiono nello spelling ma non vengono pronunciate. Per un italiano si tratta di un concetto difficile da afferrare, in quanto siamo abituati a pronunciare tutte le lettere. Ironia del caso, l’unica lettera che in italiano non pronunciamo e che per questo chiamiamo muta è la “h”, che invece in inglese viene pronunciata come aspirata. Ci sono, però, alcuni casi in cui la “h” non viene pronunciata neanche in inglese e così avviene nel caso di molte altre consonanti. Vediamo alcuni esempi.  

H silente

Come sappiamo, in inglese la h aspirata viene pronunciata sempre. Esiste però una lista di parole che iniziano con la “h” silente.

hour (ora)
honour (UK) / honor (USA) (onore)
honest (onesto)
heir (erede)
herbs (USA) (erbe)

A questo elenco vanno aggiunte parole derivate da quelle appena citate, come hourglass (clessidra) e honesty (onestà). Dal punto di vista grammaticale, le parole che iniziano con silent “h” vogliono l’articolo “an” e non “a”. Esistono, inoltre, parole che hanno una “h” silente non ad inizio parola: ache (dolore), stomach (stomaco).

P silente

Anche in questo caso, non c’è una regola precisa. Si tratta semplicemente di una lista di parole che iniziano con “p” seguita da consonante, ma che non viene pronunciata. Ecco le parole.

psychology (psicologia)
psychiatrist (psichiatra)
pseudo (pseudo)
pneumonia (polmonite)
pneumatics (pneumatici)
Psalms (Salmi)

A questa lista va aggiunta la parola receipt (ricevuta), dove la “p” non si trova a inizio parola, ma essendo seguita da consonante non viene pronunciata.

Esistono molte altre lettere silenti in inglese e l’unico modo per riconoscerle è memorizzarle. Di solito si tratta di consonanti seguite da un’altra consonante. Ecco alcuni esempi: doubt (dubbio), subtle (sottile), assign (assegnare), design (design), knife (coltello), knight (cavaliere).

Lo stress delle parole derivate

In alcune parole (sostantivi o aggettivi) derivate da un verbo, lo stress passa da una sillaba successiva alla prima sillaba. Bisogna fare attenzione, in quanto la somiglianza delle parole potrebbe trarre in inganno.  

Esempi

implant (v) implant (n) (impiantare/impianto)
project (v) project (n) (progettare/ progetto)
upgrade (v) upgrade (n) (aggiornare/aggiornamento)

 

Quest’articolo rappresenta solo un assaggio dei molti errori che spesso commettiamo in inglese. Il segreto per parlare in modo corretto, è una buona preparazione. Hai mai pensato di seguire un corso d’inglese online? ABA English ti offre 144 videolezioni e altrettanti cortometraggi, oltre ad esperti docenti madrelingua pronti a chiarire ogni tuo dubbio.

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